Infarto STEMI: Ticagrelor non superiore a Prasugrel nel ridurre la reattività piastrinica
Hanno preso parte allo studio prospettico, monocentrico, in singolo cieco, 55 di 117 ( 47% ) pazienti, selezionati, consecutivi con infarto STEMI sottoposti a PCI primario.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Ticagrelor ( Brilinta, Brilique ) 180 mg di carico, seguito da 90 mg due volte al giorno, oppure a Prasugrel ( Efient, Effient ) 60 mg come dose di carico, seguito da 10 mg una volta al giorno per 5 giorni.
L’endpoint primario era rappresentato dalla reattività piastrinica, valutata a 0, 1, 2, 6 e 24 ore e 5 giorni.
La reattività delle piastrine a 1 ora non ha mostrato differenze significative tra i due farmaci: Ticagrelor: 257.3 unità di reazione P2Y12 [ PRU ] versus Prasugrel: 231.3 PRU ).
Non sono state riscontrate differenze nella reattività delle piastrine a 2, 6 e 24 ore, anche se al giorno 5 la reattività è stata inferiore con Ticagrelor, rispetto a Prasugrel ( 25.6 PRU vs 50.3 PRU ).
A 2 ore, i tassi di alta reattività piastrinica durante-trattamento ( cutoff 208 PRU ) sono stati pari a 46.2% per Ticagrelor e 34.6% per Prasugrel, e sono diminuiti in modo significativo in seguito.
In ogni momento dello studio non sono state evidenziate differenze significative tra i due farmaci riguardo ai tassi di reattività piastrinica.
Dallo studio è emerso un ritardo nella azione di entrambi i farmaci durante le prime 2 ore post-carico.
Studi di farmacocinetica dovrebbero indagare se questo sia dovuto a un ridotto assorbimento dei farmaci durante infarto miocardico con sopraslivellamento ST. ( Xagena2012 )
Fonte: Circulation: Cardiovascular Interventions, 2012
Cardio2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
Bivalirudina più un'infusione ad alte dosi rispetto alla monoterapia con Eparina nei pazienti con infarto miocardico STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario
Precedenti studi randomizzati di Bivalirudina ( Angiox ) versus Eparina nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST...
L'infarto miocardico e la malattia infiammatoria sistemica aumentano il rischio di mortalità nei giovani adulti
I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...
Rivascolarizzazione miocardica percutanea nei pazienti con presentazione tardiva di infarto STEMI
La gestione ottimale dei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) che si presentano tardivamente,...
Sicurezza ed efficacia dell'accesso femorale rispetto all'accesso radiale nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio SAFARI-STEMI
Tra i pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( infarto STEMI ) indicati per intervento coronarico percutaneo...
Struttura riassorbibile a base di Magnesio rispetto allo stent metallico permanente a rilascio di Sirolimus nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio MAGSTEMI
L'uso di strutture in Acido Polilattico riassorbibili è limitata nella pratica clinica quotidiana per motivi di sicurezza e la mancanza...
Stent di polimero biodegradabile a rilascio di Sirolimus rispetto a stent di polimero durevole a rilascio di Everolimus in pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST: studio BIOSTEMI
Gli stent a rilascio di farmaco di nuova generazione con struttura metallica ultrasottile con polimero biodegradabile potrebbero facilitare la guarigione...
Il regime antiaggregante e anticoagulante orale diretto efficace nell'infarto STEMI, ma non in altre sindromi coronariche acute
I benefici clinici degli anticoagulanti orali diretti in aggiunta alla terapia antipiastrinica come prevenzione secondaria dopo sindrome coronarica acuta possono...
Gli antagonisti dell'aldosterone riducono il rischio di mortalità nei pazienti con infarto STEMI
Uno studio ha mostrato che la terapia con antagonisti dell'aldosterone offre un sostanziale beneficio di mortalità nei pazienti con infarto...
Infarto STEMI: danno miocardico nei pazienti con impianto di stent posticipato
Sebbene alcuni studi abbiano trovato un miglioramento del flusso coronarico e del recupero del miocardio quando l'impianto dello stent è...